sabato 18 giugno 2016

Viaggiare in prima classe

Io e il nonno Garigliano stiamo percorrendo l'A1 e questa lunga linea di asfalto sta diventando il nostro DNA di racconti incrociati... tra punte di Giuseppe Piermarini nelle fila degli avi paterni e più modeste mutazioni genetiche da parte mia. 
Stiamo viaggiando comodi su una mercedes (un appunto per i ladruncoli da autogrill: lasciamo la macchina aperta con le chiavi nel cruscotto - scrivetemi in pvt) e ce la spassiamo. 
Thelma & Louise sono due collegiali che bigiano scuola a confronto. 
Ascolta - con la curiosità di un bambino e il divertimento di un nonno - i racconti su Sofia. 
Chissà che cosa si prova ad avere solo un nipote al mondo, chissà se è la stessa sensazione unica mista ansia dell'avere un figlio solo. 
Lo ascolto registrando ogni sua pausa e inflessione quando mi racconta di lui bambino e lo Smeraldo era un cinema varietá e ci stava dentro ore fino a sera tardi... Di quando sua mamma lo faceva cercare dal fidanzato della figlia della custode che era in polizia e arrivava l'attore del varietà sul palco recitando "ci giunge voce che ci sia un ragazzo di nome Garigliano... Garigliano l'hai visto abbastanza sto film, vai a casa". 
Ridiamo come cretini quando gli chiedo se ha un account gmail perchè me lo sta chiedendo il suo google maps e lui inizia a cercare in tasca... No, l'ha lasciato a casa. 
Mi dà grandi soddisfazioni quando incalza con "fammi un esempio di video virale" e dopo un minuto mi racconta di quando gli rubarono la Honda chiedendogli come riscatto "due gambe" e lui si scusó - da signore quale è - perchè non sapeva dove recuperare due gambe.... e di chi, poi? 
Anche il traffico non ci disturba, anche sbagliare indicazioni non ci scompone. 
Anzi. Ci stiamo organizzando per il prossimo viaggio. 
Per ora abbiamo scelto la macchina. 

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